Per raccontare una visione Intersezionale dell’alimentazione, dove “Intersezionale” richiama volutamente al femminismo che considera tutte le oppressione come dimensioni che si intrecciano e coesistono nella stessa persona, ma riporta anche ad un’idea di alimentazione pluridimensionale dove in ogni alimento albergano diversi assi/dimensioni di funzioni e bisogni.
Ogni cibo non è solo “sano” o “non sano”, e non bastano le sfumature nel mezzo di un solo asse per rispondere ai complessi e infiniti bisogni ai quali il cibo risponde, dimentichiamo la classica piramide alimentare come unico riferimento per la scelta degli alimenti e costruiamoci tante piramidi quanti sono i nostri bisogni con il cibo.
Disclaimer: La piramide alimentare classica può continuare a rappresentare una dimensione valida di riferimento per il bisogno di onorare la prevenzione e la salute fisica, nell’ampiezza che rispecchia i valori e le risorse personali e adattata sulle esigenze uniche e specifiche di ciascuno, ma è solo una delle tante dimensioni che ci supporta per una scelta funzionale.